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Come l'osteopatia viscerale può aiutarti a curare il colon irritabile

  • Immagine del redattore: Dania Mizzi
    Dania Mizzi
  • 29 lug
  • Tempo di lettura: 5 min
in primo piano la pancia di una giovane donna che con la mano fa il segno "ok"

Quando il corpo parla... ma non sempre viene ascoltato


Quante volte hai avuto quella fastidiosa sensazione di gonfiore, magari dopo un pasto normale? O quel dolore sordo e costante al basso ventre, accompagnato da giorni di stitichezza alternati ad altri in cui il tuo intestino non ti dà tregua?Eppure, dopo tutti gli esami del caso, la diagnosi è stata sempre la stessa: “È solo intestino irritabile.”

Solo?


La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) non è affatto “solo” un disturbo intestinale, ma un segnale complesso, che ci dice che qualcosa nel corpo, e nella mente, ha perso il suo equilibrio.


L’osteopatia viscerale diventa molto utile proprio in questi casi. Con il suo approccio integrato e profondo, l’osteopatia può offrire un percorso naturale per ritrovare il benessere, agendo non solo sui sintomi, ma sulle cause che li alimentano.



Cosa si intende per colon irritabile


Dal punto di vista medico, l’IBS (Irritable Bowel Syndrome) è classificato come un disturbo funzionale del tratto gastrointestinale. Non c’è un danno visibile all’intestino, ma il suo funzionamento è alterato. 


I sintomi del colon irritabile più frequenti includono:


  • Dolore o crampi addominali

  • Gonfiore e meteorismo

  • Alterazioni dell’alvo: stitichezza, diarrea o entrambe

  • Sensazione di digestione lenta o incompleta.


A livello globale, si stima che circa il 10-15% della popolazione ne soffra, con una maggiore incidenza nelle donne. Ma nonostante la sua diffusione, il colon irritabile rimane una condizione spesso sottovalutata e mal compresa, anche perché i sintomi sono variabili e spesso legati a fattori “invisibili”.



Le cause dell’intestino irritabile: un puzzle complesso


Non esiste una causa unica dell’intestino irritabile. Piuttosto, è un insieme di fattori che si influenzano a vicenda:


  • Stress cronico, che altera la risposta del sistema nervoso autonomo

  • Disbiosi intestinale, cioè un microbiota alterato

  • Storia di infezioni intestinali, anche passate da tempo

  • Alimentazione irritante o infiammatoria

  • Traumi emotivi o fisici che il corpo ha immagazzinato come tensione viscerale.


In medicina funzionale si parla spesso di “intestino che trattiene emozioni”. E quando questi stimoli restano lì, non digeriti, si trasformano in infiammazione, dolore, reattività.



Intestino e cervello: un legame profondo


L’intestino non è solo un organo della digestione: è un vero e proprio cervello emozionale.

Il sistema nervoso enterico, con milioni di neuroni, governa in autonomia molte funzioni digestive. Produce il 95% della serotonina, l’ormone del buonumore, e comunica in continuazione con il cervello attraverso l’asse intestino-cervello.


Quando questo asse si altera, per stress, cattiva alimentazione o tensioni viscerali, l’intestino “parla” con sintomi fisici, ma anche mentali: ansia, stanchezza, irritabilità.


una donna si tiene la pancia con entrambe le mani in segno di malessere gastrointestinale

Osteopatia viscerale: un alleato naturale per l’IBS


L’approccio osteopatico parte da un principio semplice, ma potente: il corpo è un’unità.

Tutti i sistemi (muscolare, viscerale, nervoso, circolatorio) sono in costante dialogo tra loro. Quando uno di questi perde armonia, anche gli altri ne risentono. E la buona notizia è che, liberando gli ostacoli che ne impediscono la comunicazione, il corpo può ritrovare il proprio equilibrio naturale.


Nel caso dell’intestino irritabile, l’osteopatia lavora in modo mirato per riportare fluidità e movimento nei tessuti addominali, partendo dalla mobilità viscerale: intestino, stomaco, fegato e diaframma. Quest’ultimo, spesso, trattiene tensioni legate allo stress o a traumi passati.


Attraverso tecniche manuali delicate, l’osteopata aiuta a rilasciare le aderenze e le rigidità del tessuto connettivo che possono limitare la motilità intestinale o comprimere alcune strutture. In parallelo, il trattamento può coinvolgere il sistema cranio-sacrale, agendo su quel meccanismo più profondo che regola il tono del sistema nervoso autonomo, fondamentale nel riequilibrio dell’asse intestino-cervello.


Talvolta, si lavora anche su zone apparentemente lontane, come la colonna vertebrale o il bacino, ma che hanno legami funzionali diretti con il tratto digestivo. 


Quante sedute servono? Ogni caso è unico ma spesso si osservano miglioramenti già nelle prime sedute.



Osteopatia e stress: quando la pancia somatizza


Non è un caso se tante persone con IBS raccontano di “sentire tutto nella pancia”. È lì che finisce lo stress ed è lì che il corpo trattiene l’irritazione mentale, la paura, le tensioni che non riusciamo a esprimere altrove.


Lo stress cronico mantiene attivo il sistema simpatico, ovvero quello della risposta “attacco o fuga”, lasciando poco spazio alla fase rigenerativa. Il risultato? Una digestione difficile, colon contratto, spasmi, gonfiore e quel fastidioso senso di blocco.


Attraverso l’osteopatia, è possibile riattivare il sistema parasimpatico, quello del “riposo e digestione”. Non si tratta solo di rilassare la muscolatura, ma di cambiare lo stato interno, di accompagnare il corpo verso una condizione di rilassamento profondo. 


Spesso i pazienti raccontano, dopo il trattamento, di aver ritrovato una respirazione più ampia, una pancia più libera, una mente più serena. È il corpo che torna a parlarsi, con un linguaggio più armonico.



Osteopatia viscerale: controindicazioni e considerazioni


Come ogni trattamento, anche l’osteopatia viscerale ha delle controindicazioni, seppur limitate. Tra queste:


  • Infezioni acute in corso (come appendicite o diverticolite)

  • Lesioni organiche gravi o neoplasie

  • Gravidanza in fasi delicate (da valutare caso per caso)


È fondamentale rivolgersi a un osteopata formato e aggiornato, che sappia valutare attentamente il quadro clinico e collaborare con altre figure sanitarie se necessario.



Alimentazione, fermenti e... ascolto


una tavola con tanti alimenti legati ad una alimentazione sana e bilanciata amica dell'intestino

L’osteopatia non si ferma mai solo al lettino. Un trattamento efficace passa anche da ciò che accade fuori dallo studio:


  • Alimentazione anti-infiammatoria, ricca di fibre, vegetali freschi, cereali integrali e povera di zuccheri raffinati, cibi industriali e irritanti intestinali.

  • Introduzione di fermenti lattici per sostenere il microbiota. Non tutti i probiotici sono uguali, e un consiglio mirato può fare davvero la differenza.

  • Mantenere una buona idratazione quotidiana

  • Tecniche di rilassamento o mindfulness

  • Attività fisica moderata, come camminata o yoga

  • Educazione all’ascolto del proprio corpo e dei suoi segnali


Ogni intestino ha una storia da raccontare, ma spesso ha solo bisogno di essere ascoltato con attenzione e trattato con delicatezza.


Un corpo infiammato non può guarire se non cambiamo il modo in cui lo trattiamo, lo nutriamo, lo abitiamo ogni giorno. L’osteopatia ci insegna proprio questo: ad ascoltare i segnali sottili, ad accorgerci di quello che il nostro corpo chiede, anche quando lo fa sottovoce.



Le domande più frequenti


L’osteopatia può sostituire i farmaci?

Non è una sostituzione, ma un’integrazione. In molti casi, il trattamento osteopatico permette di ridurre la dipendenza dai farmaci o di evitare l’uso cronico di antispastici e lassativi.


Quante sedute servono?

Dipende dalla persona e dalla complessità del quadro. Spesso si osservano miglioramenti già dopo poche sedute, ma il percorso è sempre personalizzato.


Serve una diagnosi medica prima?

È sempre utile avere una diagnosi medica per escludere altre patologie organiche, ma l’osteopatia può intervenire anche in fase preventiva.



Ritrova il tuo equilibrio, a partire dalla pancia


L’intestino irritabile non è una condanna, né un capriccio del corpo. È un messaggio, un invito a fermarsi, ad ascoltare, a cambiare ritmo.


Con l’aiuto dell’osteopatia, e di uno sguardo funzionale e integrato, puoi riprendere contatto con il tuo corpo, ridurre i sintomi e migliorare davvero la qualità della tua vita.


Se vuoi iniziare questo percorso, prenota una prima visita nel mio studio.

Ogni corpo ha il suo linguaggio: impariamo ad ascoltarlo insieme.



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